Nei giorni scorsi una delegazione della Prometeo Aitf Odv ha incontrato a Cagliari il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, il quale ha voluto sentire di persona quali fossero le rivendicazioni dei trapiantati di organi (le foto che pubblichiamo sono state gentilmente concesse dall’ufficio stampa del Consiglio regionale). L’Associazione è stata rappresentata da Pino Argiolas (presidente), Stefano Caredda (vicepresidente) e Gianni Fadda (consigliere). Di fatto è stato un prosieguo dell’incontro avvenuto a settembre 2021 durante il convegno sui trapianti organizzato dalla Prometeo Aitf di Sassari.
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Il Presidente ha preso a cuore la proposta della Prometeo Aitf di istituire il 24 febbraio di ogni anno la Giornata regionale della Donazione. Il giorno successivo, la conferenza dei capigruppo del Consiglio regionale ha approvato la proposta, che dovrà essere convertita in legge.
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«Abbiamo anche sollecitato un intervento verso quei Comuni sardi (74 su 377) che ancora non hanno aderito al progetto del Centro nazionale dei trapianti sulla possibilità di potersi dichiarare potenziali donatori “post mortem” al rinnovo della carta d’identità», sottolinea Argiolas. «Il presidente Pais si è dichiarato disponibile a coinvolgere l’Anci Sardegna ed il Centro regionale dei trapianti per superare i ritardi e far sì che tutti i cittadini possano dichiararsi potenziali donatori di organi, salvo chi è apertamente contrario. Abbiamo anche posto l’esigenza di una interpretazione univoca da parte dei Comuni sardi della legge regionale n. 3, che concede l’assegno mensile a tutti i trapiantati, facendo decorrere il pagamento da gennaio 2022. In definitiva, è stato un incontro costruttivo. Abbiamo ringraziato il Presidente Pais, e con lui tutti i consiglieri regionali che hanno votato l’emendamento che ha parificato il trattamento di tutti i trapiantati, dando la possibilità a tutti quelli che ne hanno diritto di ricevere un assegno mensile che va da un minimo di 196 euro a un massimo di 327 euro, in base al reddito e al carico familiare. Infine, abbiamo dato la nostra disponibilità a continuare ad operare come Associazione di volontariato per promuovere la donazione e supportare i trapiantati e trapiantandi».
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Al presidente del Consiglio regionale, i rappresentanti della Prometeo hanno consegnato una lettera contenente dieci proposte, che qui riassumiamo:
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1) È indispensabile che i trapianti in Sardegna possano tornare ad essere una eccellenza della sanità pubblica.
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2) È estremamente necessario che vengano incrementati gli organici, dotando di medici e infermieri le Rianimazioni degli ospedali sardi nonché nei Centri trapianti di cuore, rene, fegato e pancreas del “G. Brotzu” di Cagliari.
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3) Occorre potenziare con personale adeguatamente preparato i Day Hospital per i trapiantati di cuore, rene, fegato e pancreas, poiché il trapianto è solo la prima fase della cura. Là dove sia possibile, l’Associazione chiede di creare delle strutture territoriali a livello provinciale che possano seguire i trapiantati nei controlli intermedi e nella diagnostica i base.
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4) Potenziare anche i centri dialisi pubblici in tutta l’Isola, in particolare la Nefrologia del “G. Brotzu”, affinché più persone nefropatiche possano effettuare tutte le visite pre-trapianto per essere inserite nella lista dei trapianti di rene.
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5) Attivare la telemedicina che consenta ai medici del Centro trapianti di fegato e pancreas del “G. Brotzu” di poter dialogare con i medici di Medicina generale sparsi in tutta l’Isola e con gli epatologi, per recuperare quella fascia di pazienti epatopatici (circa il 30%) che non riescono ad avere una valutazione pre-trapianto.
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6) Investimenti nella formazione continua per il personale medico, infermieristico e tecnico, creando “gemellaggi” scientifico-sanitari con le strutture più avanzate della penisola o europee che si occupano dei trapiantati anche nel post-trapianto.
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7) Vista la carenza di posti in Rianimazione, la Prometeo Aitf è favorevole alla creazione presso l’ospedale “G. Brotzu” di due nuovi posti di Rianimazione, da dedicare a quei pazienti che sono in morte encefalica, al fine di favorire la donazione degli organi per i trapianti.
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8) Si richiede un impegno speciale alla Regione affinché vengano fatte campagne di informazione sul tema della donazione, anche utilizzando il progetto del Centro nazionale dei trapianti denominato “Una scelta in Comune”, che dà la possibilità di diventare potenziali donatori post mortem al rinnovo della carta d’identità.
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10) Infine, si chiede la definizione di una Giornata della Donazione regionale. Sarebbe auspicabile la data del 24 febbraio, giorno in cui ricorre l’anniversario della morte del dottor Alessandro Ricchi, dei suoi colleghi dell’ospedale “G. Brotzu” e dell’equipaggio nel disastro aereo del 2004 nei monti di Sinnai.
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Riportiamo di seguito il contenuto del post pubblicato dal presidente Michele Pais sulla sua pagina Facebook: “Ho ricevuto associazioni Prometeo, che si occupa di tutelare tutti i trapiantati sardi, e Aned, che cura i bisogni dei nefropatici e dei dializzati. Tanti sono stati gli elementi di confronto e utili suggerimenti tesi a migliorare la vita delle tante persone coinvolte. In particolare, per ciò che riguarda la donazione degli organi, dobbiamo stimolarne sempre più la cultura con azioni che partano dalla scuola e che superino immotivate resistenze. Purtroppo, ci sono alcune amministrazioni comunali (poche per fortuna) che non hanno adeguato la procedura dell’emissione delle nuove carte d’identità che preveda il consenso alla donazione! Mi impegnerò perché si possa rimediare subito. Un motivo di soddisfazione, grande, c’è: il Consiglio regionale proprio quest’anno ha esteso nella i benefici della legge regionale 11/85 a tutti i trapiantati e non solo a quelli di rene. Un’attesa che durava 37 anni per un vero diritto di eguaglianza! Una proposta che mi sembra doverosa: l’istituzione di una Giornata regionale della Donazione, per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo importantissimo tema. Donazione non solo di organi ma anche di sangue, purtroppo sempre troppo carente in Sardegna. La data potrebbe essere il 24 febbraio. Il 24 febbraio 2004, infatti, avvenne il tragico incidente aereo, schiantatosi su un costone dei monti dei sette fratelli, in cui persero la vita l’equipe medica del reparto di Cardiochirurgia dell’ospedale Brotzu di Cagliari, i dottori Alessandro Ricchi, Antonio Carta e Gianmarco Pinna e tre membri dell’equipaggio, che trasportavano un cuore destinato proprio ad un trapianto. Una circostanza troppo poco ricordata e commemorata. Come disse Papa Giovanni Paolo II: ‘All’origine di ogni trapianto c’è la decisione di offrire, senza ricompensa, una parte del proprio corpo, per la salute ed il benessere di un’altra persona’. In questo risiede la nobiltà del gesto, che si configura come un autentico atto d’amore”.
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Sabato scorso un gruppo di trapiantati della Prometeo e dei talassemici di Thalassazione ha partecipato alla manifestazione indetta dalle organizzazioni sindacali per difendere la sanità pubblica in Sardegna (foto sotto).
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