Ritorna l’appuntamento con Salvalarte, l’iniziativa di Legambiente che racconta storie d’arte, di impegno civico, di rinascita e valorizzazione dei territori. È questo il filo rosso che, dal 28 al 30 ottobre 2022, unirà idealmente Cagliari, l’Aquila, Camerino, la Valle del Belice, Verona, Napoli, Paestum, Succivo (Caserta), Padova, Piazza Armerina (Enna), Palermo e Monte Sant’Angelo (Foggia). In questi anni, diversi beni culturali e angoli di città e borghi sono stati recuperati grazie all’impegno di volontari, cittadini e comunità locali, mossi dalla convinzione che l’arte possa essere un importante strumento per creare reti di comunità e conoscenza, oltre che essere un volano di sviluppo economico. A raccontare questo impegno che parte del basso, insieme alle iniziative realizzate, è il nuovo Report di Legambiente dal titolo “Salvalarte e le storie del nostro impegno associativo per la tutela e la promozione del patrimonio culturale”, in cui l’Associazione racconta e sintetizza in una mappa dodici storie associative di cittadinanza attiva nate nell’ambito della campagna Salvalarte e che hanno per protagonisti, oltre ai suoi circoli e regionali, anche tanti cittadini e realtà territoriali. Si va, ad esempio, dalle opere d’arte salvate in Abruzzo, ferito dal sisma del 2009, all’itinerario turistico-culturale sul Liberty promosso a Palermo; dal Parco delle Mure di Verona, al borgo di Teverolaccio, passando per il Parco Archeologico di Paestum e Velia. In Sardegna, l’appuntamento da ricordare è fissato per il 28 ottobre: a Cagliari è prevista una passeggiata nell’area della centrale elettrica di Santa Gilla, a ridosso della laguna omonima. I relatori saranno: Roberto Padula, site manager dell’Enel; Fabio Pinna, docente di Archeologia pubblica e medievale all’Università di Cagliari; Alfonso Stiglitz, archeologo di fama internazionale. Domenica 30 (raduno alle 8:30 in via Soleminis, a Sinnai) è in programma un’escursione sull’antico “tratturo” della transumanza che si snoda per circa 3 km sino alla periferia di Soleminis, passando all’interno della Foresta Campidano.
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Va ricordato che nel capoluogo sardo le mobilitazioni di Legambiente Sardegna, di altre associazioni ambientaliste e della cittadinanza hanno concorso a bloccare il progetto di edificazione di residenze e servizi di 500mila metri cubi, previsto nell’area del complesso archeologico pluristraficato di Tuvixeddu e Tuvumannu. Dopo l’istituzione di vincoli di tutela, ora l’obiettivo è la realizzazione del “Parco paesaggistico-archeologico di Tuvixeddu-Tuvumannu”.
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Una serie di eventi organizzati in nome dell’arte e della cultura. Tre giorni di iniziative con visite guidate, escursioni e flash mob che uniranno il Nord e il Sud del Paese e che proseguiranno anche ad inizio novembre per raccontare questo grande museo a cielo aperto, ma anche le tante contraddizioni dell’Italia che spesso dimentica o non valorizza pienamente le sue meraviglie, oggetto talvolta di incuria e degrado. Il doppio obiettivo della campagna è, infatti, quello di far conoscere e valorizzare i beni culturali nazionali, ma anche di segnalare monumenti da recuperare o salvaguardare e promuovere percorsi di crescita per i territori.
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«Cittadinanza attiva, amore e cura per il territorio, bellezza, partecipazione e inclusione sono le parole chiave – spiega Vanessa Pallucchi, vicepresidente nazionale di Legambiente – della nostra campagna Salvalarte e delle tante iniziative che hanno preso vita nella penisola, dimostrando come le comunità possano essere preziosi custodi dei beni culturali contribuendo a valorizzarli e a tutelarli, e diventando fautori di una salvaguardia attiva e di un diverso modello di sviluppo territoriale. Ed è questo il messaggio che vogliamo lanciare in questo week-end».