Venerdì 27 gennaio alle 9.30, alla sala conferenze “Helmar Schenk” – Edificio Sali Scelti del Parco naturale regionale Molentargius–Saline, si terrà l’incontro di presentazione del “Rapporto Ecomafia 2022 – Le storie e i numeri della criminalità ambientale in Italia”, realizzato da Legambiente con il sostegno di Novamont ed edito da Edizioni Ambiente. Presentato in anteprima a Roma lo scorso 15 dicembre, attraverso dati e storie racconta la situazione preoccupante e i reati commessi dagli ecocriminali. Illeciti amministrativi e corruzione contro l’ambiente presentano numeri allarmanti, che si traducono da una parte in ferite insostenibili per l’ambiente e dall’altra in un bottino d’oro per gli ecomafiosi.
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L’edizione 2022 del rapporto Ecomafia, redatto come ogni anno da Legambiente in collaborazione con le forze dell’ordine, racconta e mette in chiaro le storie di delinquenza ambientale. L’ecomafia continua infatti a ricoprire un ruolo importante nell’illegalità ambientale, e non solo nelle regioni meridionali: dai traffici illeciti di rifiuti alla corruzione, dall’infiltrazione negli appalti, dalle attività criminali legate all’abusivismo edilizio, dal racket degli animali al commercio illegale di specie protette, reperti archeologici per finire all’agromafia, sono davvero tante le attività illecite che rappresentano anche un freno allo sviluppo economico sano del nostro Paese.
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Oltre al Report, Legambiente ha presentato le sue 10 proposte di modifica normativa per rendere più efficace l’azione dello Stato a partire dall’approvazione delle riforme che mancano all’appello e su cui il Governo Meloni deve dare risposte concrete, anche in vista della prossima direttiva europea sui crimini ambientali.
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