«Il via libera arrivato dalla Commissione europea al piano “Just Transition Fund” per l’Italia da un miliardo di euro con azioni mirate nelle aree di Taranto e del Sulcis Iglesiente, rappresenta un’ottima notizia per il nostro Paese, per l’ambiente e soprattutto per quei territori della penisola feriti da inquinamento, veleni ed emergenze croniche ancora irrisolte». Lo sostiene Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, che aggiunge: «L’Italia non perda questa importante occasione per far decollare davvero la transizione ecologica ed energetica incentrandola su innovazione, rinnovabili e tecnologie pulite, e per avviare una nuova stagione di risanamento ambientale garantendo il diritto al lavoro e alla salute in quei territori ad oggi ancora feriti e dove le bonifiche procedono a rilento. Queste aree, che vivono ancora l’era del carbone, del petrolio e dell’inquinamento, grazie alle misure previste dal Just Transition Fund per l’Italia possono diventare il simbolo del riscatto e un esempio da seguire coniugando innovazione, tecnologie pulite e rigenerazione urbana e dimostrando che sia possibile ripensare l’industria e l’economia in chiave ambientale, riconvertendo la fonte energetica fossile più inquinante, quale il carbone, con l’utilizzo dell’energia rinnovabile».
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«Le risorse del Just Transition Fund per il Sulcis – dichiara Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegna – permettono alle comunità di questo territorio di consolidare e accelerare il percorso già avviato per una transizione ecologica giusta, per uno sviluppo sostenibile che mette al centro le persone e gli straordinari valori ambientali e culturali del Sulcis. Uno sviluppo sostenibile incentrato sull’energia da fonti rinnovabili, l’economia circolare e le bonifiche dei tanti siti inquinati, sulla valorizzazione delle bellezze ambientali e paesaggistiche, che guarda alla salute delle persone, al bene comune e al lavoro, in contrapposizione all’industrializzazione del passato che ha sovraccaricato questo territorio di veleni».