Il Consiglio regionale della Sardegna ha approvato, con 42 voti a favore su 42 votanti, una legge che istituisce nella nostra Isola la “Giornata regionale della donazione di organi e tessuti”. La data scelta, quella del 24 febbraio, non è casuale: quel giorno, nel 2004, un jet privato che rientrava a Cagliari da Roma si schiantò nei costoni dei Sette Fratelli, nel territorio di Sinnai. Persero la vita l’equipaggio (composto dal pilota Helmut Zullner, il copilota Thomas Giacomuzzi, e Daniele Giacobbe: quest’ultimo stava effettuando un volo di addestramento) e i tre medici sardi dell’ospedale Brotzu di Cagliari che avevano fatto il prelievo di un cuore da trapiantare ad un paziente sardo: l’equipe era composta dal responsabile della divisione di Cardiochirurgia, Alessandro Ricchi, dal suo assistente Antonio Carta e dal tecnico Gian Marco Pinna.
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«Come associazione dei trapiantati Prometeo Aitf Odv – commenta il presidente Pino Argiolas – diamo merito al presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, che ha portato la nostra richiesta alla Conferenza dei capigruppo, i quali alla unanimità hanno accolto la proposta di legge. Questa consente alla Sardegna di compiere un passo avanti sul piano della promozione della donazione. Da oggi i sardi hanno una legge che è anche un segno di civiltà, di amore verso il prossimo, una legge che tende a valorizzare la generosità delle famiglie sarde, che in momenti drammatici con un congiunto deceduto in una Rianimazione, non si sono tirati indietro e hanno donato, permettendo a tanti pazienti di poter continuare a vivere o di lasciare la schiavitù della dialisi. Oggi il Consiglio regionale ha scritto una bella pagina. Adesso ci aspettiamo che chi dirige la sanità pubblica possa operare concretamente e rapidamente per colmare i vuoti di organico del personale sanitario (medici, infermieri e Oss) che mancano nelle Rianimazioni di tutta la Sardegna e nei Centri trapianti di organi del Brotzu. “Sin donante no hay trasplante”, cioè “Se non hai un donatore non puoi avere il trapianto”: questa frase dello spagnolo Jan Lois Escalante dev’essere il monito per la nostra sanità. A nome della Prometeo, da anni impegnata nel promuovere la donazione nella nostra regione, un grazie di cuore al Consiglio regionale della Sardegna».