Alghero, un grande progetto tra cultura e ambiente nel paradiso di Abbado

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Radicare nel territorio e tra i giovani lo spirito innovativo e rigeneratore dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, coinvolgendo le comunità locali e internazionali attraverso l’arte e la cultura, stimolando educazione e informazione. L’arte come responsabilità sociale nell’iniziativa dal titolo “Posa della prima pietra del Terzo Paradiso” organizzata da Legambiente e dalla famiglia Abbado nel Comune di Alghero, scaturita dall’impegno del Crimm (Centro ricerca macchia mediterranea) e della Scuola di formazione allo sviluppo sostenibile e alla creazione d’impresa, nell’ambito del Festival Asvis per lo sviluppo sostenibile 2022. Protagonista il terreno Abbado-Legambiente in cui si posa simbolicamente la prima pietra dell’opera “il Terzo Paradiso” di Michelangelo Pistoletto: un’azione che darà inizio al percorso culturale e di coinvolgimento della comunità, necessario per un concreto ed efficace inserimento dell’opera stessa. Un invito ad agire al cambiamento, in un terreno di forte pregio ambientale e luogo di incontro, ricerca e ascolto, acquistato e bonificato trent’anni fa dal celebre direttore d’orchestra, Claudio Abbado, e ora affidato dalla famiglia a Legambiente per tutelare un gioiello naturalistico e offrire percorsi di sensibilizzazione e formazione sui temi ambientali e sociali grazie a studi, ricerche e laboratori educativi. La realizzazione del Terzo Paradiso, preannunciata nel giugno 2021 in occasione dell’anniversario del compleanno del Maestro e fortemente voluta e guidata dall’ambasciata Rebirth/Terzo Paradiso di Alghero, prevede anche il coinvolgimento attivo dei 377 Comuni sardi. Ciascuno di loro donerà per l’installazione un blocco di pietra tipica locale (di scarto o di recupero): un gesto carico di significato, che unisce fisicamente e simbolicamente l’intera comunità sarda nell’intento di tutelare, preservare e valorizzare il proprio territorio, celebrando al contempo le molteplici identità locali come parte del tutto. I giovani sono i protagonisti di questa volontà di rinnovamento.
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Il percorso tracciato prevede il coinvolgimento di alcune istituzioni (Comune di Alghero, Regione, Parco naturale regionale di Porto Conte e Anci Sardegna) con la collaborazione del Ministero di Grazia e Giustizia, l’Organizzazione internazionale del Lavoro delle Nazioni Unite, la Fondazione Pistoletto Cittadellarte di Biella, l’Accademia Unidee del Terzo Paradiso, l’Università di Sassari, la Società botanica italiana e la Formula ambiente SpA.
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Dal gennaio 2021 la famiglia Abbado ha affidato a Legambiente, attraverso un comodato gratuito pluriennale, il compito di garantire nel tempo la conservazione di quell’area così tenacemente difesa e riqualificata da Claudio Abbado, facendone un luogo d’incontro, di ricerca ed educazione; nel rispetto delle normative previste dal Ppr, delle disposizioni della Zona di protezione speciale e del Parco di Porto Conte. Tra gli obiettivi lo svolgimento di attività educative, di ricerca, tutela e promozione dell’ambiente verso il territorio e verso la comunità locale, per un miglioramento della qualità della vita; la partecipazione a progetti finanziabili, compatibilmente con le finalità statutarie delle parti e con il piano di gestione della Zps Capo Caccia; la stipula di partenariati o collaborazioni amministrazioni locali, università, enti di gestione di aree protette, scuole. E la costituzione di una rete di economia civile per il rilancio dell’area, con il coinvolgimento di cittadini, imprese, realtà del Terzo settore, amministrazioni pubbliche e mondo della ricerca.

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